Quando la protesta anglicana contro il papato conduce alla divisione dalla Chiesa di Roma il movimento teologico anglo-cattolico prende le distanze anche teologicamente dalle posizioni Cristiano-romane. Tuttavia questo processo si sviluppa in secoli e anche la filosofia teologica anglicana viene alternativamente trascinata dalla propria anima romana e da quelle protestanti in particolare Calviniste e Puritane. Nel tempo la Chiesa Anglicana si dividerà in Chiesa Alta e Chiesa Bassa, con la prima più vicina alle posizioni Romane e l’altra a quelle protestanti.
Entrambe le Chiese anglicane non riconoscono il Papa come capo, attribuendo questa carica al sovrano inglese, con l’arcivescovo di Canterbury come primate creando la Comunione anglicana che accomuna nel medesimo credo la Chiesa Bassa e quella Alta e affida alla parola cattolica il significato di universale, confermando di appartenere alla sola e unica Chiesa di Cristo insieme a tutte le altre come recitato da tutti i Cristiani nella preghiera del Credo.
Gli anglo-cattolici, specialmente quelli delle Chiese alte, hanno dogmi e rituali religiosi estremamente simili a quelli del cattolicesimo romano.
Gli Anglo Cattolici ripongono la loro fede nei sette sacramenti, dei quali considerano preminenti il Battesimo e l’Eucarestia, utilizzano la transustanziazione cioè la trasformazione del pane e del vino nel Corpo e nel Sangue di Nostro Signore, sono devoti alla Madonna e ai Santi, descrivono il proprio clero ordinario come preti che chiamano padri, utilizzano vestiti liturgici uguali a quelli Cattolici Romani e celebrano la Messa con il rito anglicano o romano senza distinzioni nel nome dell’unità della Chiesa.
Un importante differenza stabilisce, come definito dai Concili Ecumenici universalmente riconosciuti da tutti i Cristiani e dalle Sacre Scritture, che I sacerdoti anglo-cattolici non sono tenuti ad osservare il celibato e possono sposarsi prima o dopo l’ordinazione senza limitazioni.
Secondo la Costituzione Apostolica i sacerdoti, anche coniugati anglicani, quindi compresi quelli anglo-cattolici, possono abbracciare il cattolicesimo romano entrando nella Chiesa cattolica romana secondo quanto stabilito da Benedetto XVI° nella Bolla Anglicanorum Coetibus, che prevede un ulteriore ordinazione romana.
Dopo la sostanziale accettazione dell’inesistenza del purgatorio, come sempre sostenuto in ambito anglicano, da parte di Benedetto XVI° che nel 2017 definisce il purgatorio non un luogo di tormenti e purificazione delle anime quanto un fuoco interiore che permette di godere della visione beatifica di Dio, le principali differenze col cattolicesimo romano rimangono il celibato e l’autorità del Papa, che gli anglicani considerano solo il vescovo di Roma primate della Chiesa Romana autocefala e parte dell’unica e sola Chiesa Cattolica e Apostolica Cristiana.
Un evoluzione importante della Chiesa Anglo Cattolica all’interno dell’anglicanesimo avviene nel XIX° secolo per effetto del Movimento di Oxford quando questo sorge come risposta ad alcune leggi che sembrarono indebolire il carattere anglicano della nazione inglese, superando la necessità dell’obbligo di mantenere usanze anglicane per chi intendeva esercitare i propri diritti politici e l’esercizio di cariche pubbliche anche a chi rifiutava il giuramento di appartenenza alla Comunione Anglicana. Il Movimento di Oxford cercò di riallacciarsi al concetto di Chiesa Primigenia in molti modi compresa la restaurazione degli Ordini monastici, aboliti come forma di potere del papato all’inizio della protesta anglicana.
Quello che distingue la teologia anglicana da tutte le altre Cristiane è la possibilità di evolversi adattandosi ai tempi e alle circostanze locali specifiche pur rimanendo sempre sostanzialmente fedele agli insegnamenti di Nostro Signore. Per questo la teologia anglicana è estremamente interessante in quanto riesce ad adattarsi facilmente a situazioni che, a volte, sfociano in conflitti irresolubili per il Cristianesimo.
Gli Anglo-Cattolici danno il massimo valore alla tradizione della Chiesa cattolica dei primi secoli con una spiritualità evangelica nello spirito e cattolica nella forma ma senza gli elementi modificati e corrotti dalla Chiesa romana che viene invece proposta nella sua purezza originaria nella Comunione anglicana.
I diversi punti di vista divergono sempre di più: gli Anglo-Cattolici sostengono di aver mantenuto la cattolicità e l’apostolicità della Successione apostolica nei tre ordini (episcopato, presbiterato e diaconato), mentre i Cattolici Romani con la Bolla Apostolicae Curae di Leone XIII°, dichiarano l’invalidità delle ordinazioni anglicane ma naturalmente questo non ha senso per gli anglicani che non riconoscono autorità al Papa oltre la sua Chiesa Romana autocefala.
Nel XIX° secolo John Henry Newman, pastore anglicano e leader del Movimento di Oxford e successivamente cardinale Romano ha confrontato così le principali posizioni anglicane e cattoliche:
- Gli anglicani si riconoscono nella Chiesa Patristica dalla successione apostolica di vescovi, mentre i romani si sentono gli unici a godere della linea apostolica;
- Per gli anglicani la Chiesa romana ha lasciato la purezza della Chiesa Patristica, per i romani la Chiesa anglicana ha lasciato l’unità della Chiesa Cattolica;
- Per gli anglicani Maria Vergine è la SS. mamma di Gesù che viene accolta in Cielo e i Santi uomini meravigliosi che pregano e ci assistono ma non intermediari fra noi e il Signore;
- Gli anglicani ritengono che il fondamento della Chiesa Cristiana sia nella verità della dottrina e delle Sacre Scritture, mentre i romani ritengono che il fondamento sia nell’unità con la loro Chiesa autocefala;
- Gli Anglo-Cattolici considerano i Trentanove articoli di religione la dichiarazione della fede universale della Chiesa primitiva, praticano la confessione privata, l’unzione degli infermi, pregano per i defunti, accettano come mistero di fede la presenza di Cristo nell’Eucarestia ma respingono il presunto primato e l’infallibilità del Papa romano.
Non ci sono prove nelle Sacre Scritture ne nella storia che Cristo abbia conferito poteri speciali a San Pietro o che lui abbia rivendicato tale potere per sé e per i suoi successori. San Pietro era un pescatore rozzo con grandi limiti che ha tradito e rinnegato nostro Signore e ha sbagliato ad Antiochia minando di fatto la convivenza di Ebrei e Gentili che avrebbe pregiudicato il futuro dell’intera Chiesa Cristiana se il suo errore non fosse stato subito corretto da San Paolo giunto apposta ad Antiochia. San Pietro non ha presieduto il primo concilio di Gerusalemme, è stato vescovo ad Antiochia ma non a Roma e non esistono prove che abbia conferito poteri ai suoi successori nella Sede di Roma ne accettazione di tali privilegi dalla Chiesa primitiva, e non c’è mai stata un’accettazione universale di tali fatti, solo presunti dai romani, nelle epoche successive.
Le pratiche liturgiche Anglo Cattoliche sono sostanzialmente uguali a quelle romane, anche se durante la Messa vengono recitati i dieci Comandamenti originali e non quelli modificati dai romani e dopo il Confiteor segue l’assoluzione per i fedeli e il Calendario liturgico è leggermente diverso. L’Eucaristia viene celebrata da anglo cattolici e romani con i paramenti eucaristici, dal sacerdote rivolto verso l’altare, con pane non lievitato, acqua e vino, incenso e candele. La maggior parte delle innovazioni cattoliche romane sono accettate dalle Chiese anglicane Alte che usano per la Messa il messale romano, mentre le Chiese Basse usano i testi liturgici del Libro delle preghiere comuni.
La nostra Chiesa è una piccola comunità religiosa autocefala e indipendente che si ispira, liberamente, ai concetti Anglo Cattolici della Chiesa Alta senza entrare però nella Comunione Anglicana. Noi riconosciamo, sulla nostra comunità, esclusivamente il primato di Nostro Signore Gesù Cristo e non quella del Papa, del Re inglese o di altri figure estranee ai nostri ordini ecclesiali. Nonostante le modestissime dimensioni la nostra Chiesa si prodiga in ogni modo per aiutare i bisognosi e per unire tutti i Cristiani in quella che chiamiamo la Pax Evangelica. Tutti i Cristiani devono essere misericordiosi e tutti devono sentirsi fratelli in nostro Signore senza distinzioni o limiti.